GIOVEDI' SANTO - La "Prucissioni"

La sera del Giovedì Santo a Castelsardo si svolge una imponente processione (la Prucissioni) a cura della Confraternita dell'Oratorio di Santa Croce, nella quale vengono portati in corteo un grande Crocifisso e il simulacro della Madonna Addolorata.

Questo corteo parte dalla Chiesa di Santa Maria con in testa una nuda croce dai bracci della quale pende verso il davanti un drappo bianco. Per prime sfilano le consorelle, poi vengono i confratelli disponendosi entrambi in fila per due a partire dalla croce di testa. Quasi dietro la croce alcuni giovani confratelli  scuotono le tabelle essendo ormai legate le campane.
Al centro della prima parte del corteo dei confratelli si dispongono i quattro  Cantori del coro del "Miserere", seguono poi altri confratelli e, quindi, il pesante Crocifisso portato in posizione orizzontale da tre robusti confratelli: uno sul davanti che regge la parte anteriore del braccio lungo; altri due, posti alle estremità, sopportano il peso dei bracci corti  e della stanga superiore.
Interrompe questa prima parte del corteo una processione di fedeli diposti in ordine sparso. Immediatamente dopo si ricompongono le file parallele dl consorellee confratelli tra le quali procedono altri giovani con le tabelle scosse  ogni tanto, nei momenti in cui non risuona il canto del Coro dello "Stabba"; quest'ultimo gruppo, infatti, è posto quasi davanti al simulacro dell'Addolorata, vestita di nero e con sul petto un pugnale d'argento che le trafigge il cuore; questa statua è trasportata da quattro confratelli, mentre dietro seguono il sacerdote con al fianco destro la Prioressa e a quello sinistro il Priore; infine, segue una gran folla di fedeli che giunta in Cattedrale cerca di trovarvi posto per assistere alla Messa e alle altre  cerimonie.


I Coristi dei due cori non sono gli stessi che cantano durante il "Lunissanti"; per questa processione il Priore ne sceglie altri per dare la possibilità di cantare al maggior numero di confratelli. Le soste che la processione compie, inoltre, sono in numero inferiore a quelle effettuate la sera del "Lunissanti", anche se quelle che vengono fatte, per consentire ai cori di proporre il loro repertorio, riprendono gli stessi luoghi.

La processione percorre diverse strade del centro storico per arrivare finalmente in Cattedrale, dove il Clero compie le consuete cerimonie della "Lavanda dei piedi"  e della adorazione del SS. Sacramento nel tabernacolo del "Sepolcro".
Durante lo svolgimento di questi momenti, secondo pause stabilite, i cori eseguono i brani loro assegnati, oltre al "Miserere" e allo "Stabat Mater".
Infine, la processione si ricompone per tornare in Santa Maria dove arriva intorno alle ore 22.30.
Entra in chiesa per primo il coro del "Miserere" che canta fino all'arrivo di quello dello "Stabba", il quale prosegue fino allo scioglimento della processione.
L'impegno del Giovedì Santo per i confratelli si conclude con una frugale cena organizzata a casa del Priore oppure in un altro locale.

- Testo tratto da "Settimana Santa in Sardegna e Corsica" di Mario Atzori, Editrice Democratica sarda, Sassari, 2003.
- Foto tratte dal web.